AGLI ALBORI Le vicende storiche dell’ex Ospedale di San Rocco sono strettamente connesse con quelle della attigua
chiesa di San Giovanni Battista.
Nel 1348, a seguito di una pestilenza che affligge la città, l’Universitas di Matera, sul limitare della conca del Sasso Barisano, erige l’Ospedale di San Rocco per accogliere i pellegrini e gli infermi indigenti, di fronte la chiesa di Santa Maria le Nova (attuale San Giovanni Battista), edificata dalle Monache di Accon nel 1236, su una preesistente cappella esistente nel 1204
e appartenuta ai Benedettini sino al 1212.
AGLI ALBORI Le vicende storiche dell’ex Ospedale di San Rocco sono strettamente connesse con quelle della attigua
chiesa di San Giovanni Battista.
Nel 1348, a seguito di una pestilenza che affligge la città, l’Universitas di Matera, sul limitare della conca del Sasso Barisano, erige l’Ospedale di San Rocco per accogliere i pellegrini e gli infermi indigenti, di fronte la chiesa di Santa Maria le Nova (attuale San Giovanni Battista), edificata dalle Monache di Accon nel 1236, su una preesistente cappella esistente nel 1204
e appartenuta ai Benedettini sino al 1212.
Fine del XVI Secolo
La struttura, alla fine del XVI secolo, versa in cattive condizioni e nel 1604 è ceduta alla comunità francescana dei Riformati i quali provvedono a costruire un nuovo convento.
La cittadinanza, privata della struttura assistenziale, decide, agli inizi del
XVII secolo, di costruire un nuovo edificio scegliendo come sito l’area adiacente la chiesa di Santa Maria la Nova, abbandonata dalle monache nel 1480: il 4 marzo 1610 il Vicario Capitolare De Blasiis pone la prima pietra per la nuova costruzione che si sviluppa di fronte alla facciata principale della chiesa di Santa Maria la Nova.
Nel 1615, all’interno della struttura ospedaliera, si edifica la chiesa di Cristo Flagellato, affidata alle cure della Congregazione degli Artisti, riedificata nel 1708 e affrescata a spese di vari committenti.
Successivamente l’edificio religioso è ampliato con l’apertura di un nuovo ingresso a cura dei Padri Ospedalieri di San Giovanni di Dio a cui, nel 1726, la struttura sanitaria è affidata. Tale ampliamento rientra in un programma di ristrutturazione dell’intero complesso che vede la ridefinizione dell’ingresso con un portale più decoroso sul quale si appone lo stemma dell’Ordine religioso raffigurante un melograno sormontato da una croce.
LA TRASFORMAZIONE IN CARCERE La presenza dei padri Ospedalieri è di breve durata: nella seconda metà del ‘700 abbandonano improvvisamente la città non potendo accettare che la Regia Udienza trasferisca nell’Ospedale un gran numero di detenuti.
Da questo momento la struttura subirà grosse trasformazioni e nel 1825 avviene il trasferimento ufficiale dei detenuti.
Negli ultimi decenni dell’800 l’ex struttura ospedaliera è completamente manomessa con la ridefinizione degli spazi originari in celle, e la costruzione di una nuova ala a ridosso della facciata principale della chiesa di Santa Maria la Nova che nel frattempo è stata riaperta al culto accogliendo la parrocchia di San Giovanni Battista. Nel cortile è costruita una cappella semicircolare e si conclude volumetricamente il primo piano le cui stanze sono disimpegnate da una lunga balconata.
L’epilogo delle trasformazioni avviene negli anni ‘30-’40 del secolo scorso con la ricostruzione, nel 1937, della facciata che comporta la definitiva chiusura dell’accesso esterno della chiesa di Cristo Flagellato, la trasformazione, nel 1942, della stessa chiesa in rifugio antiaereo e, qualche anno dopo, la realizzazione nel cortile di un nuovo volume a ridosso dell’ingresso.
Galleria Arti Visive
Via Delle Beccherie, 41 – Matera
La Galleria-Studio Arti Visive (già Galleria d’Arte Moderna): nasce a Matera nel 1964 su iniziativa di Franco Di Pede (artista poliedrico ed operatore culturale materano) con l’obiettivo di creare interesse e diffondere in ambito locale la conoscenza dell’arte contemporanea con una particolare predilezione per le cosiddette “avanguardie” (dall’espressionismo al surrealismo, dal futurismo al dadaismo, dalla pop art all’optical art).
La Galleria-Studio Arti Visive (già Galleria d’Arte Moderna): nasce a Matera nel 1964 su iniziativa di Franco Di Pede (artista poliedrico ed operatore culturale materano) con l’obiettivo di creare interesse e diffondere in ambito locale la conoscenza dell’arte contemporanea con una particolare predilezione per le cosiddette “avanguardie” (dall’espressionismo al surrealismo, dal futurismo al dadaismo, dalla pop art all’optical art).
Le opere dei più grandi nomi dell’arte del Novecento sia italiana sia internazionale (Fontana, Dova, Capogrossi, Dorazio, Mastroianni, Santomaso, Picasso, Dalì, Matta, Baj, Crippa, De Chirico, Ceroli, Del Pezzo, Guttuso, Schifano, Vedova, Mirò, Magritte, Kokoschka, Chagall, Vasarely solo per citarne alcuni) sono esposte nel corso degli anni attraverso mostre personali, antologiche o collettive realizzate grazie anche alle proficue collaborazioni con alcune delle più importanti gallerie e stamperie d’arte italiane (Galleria del Cavallino di Venezia, Galleria Milano, Stamperia 2RC di Roma, Malborough di Roma, Galleria Forni di Bologna, Shop- Art di Milano, Cortina di Milano).
Parallelamente e contemporaneamente lo Studio Arti Visive si caratterizza sempre più anche come soggetto attivo per la valorizzazione della cultura locale e come veicolo per la trasmissione della conoscenza e la promozione nazionale ed internazionale dei Sassi di Matera, della cultura materana, degli artisti e delle produzioni artistiche locali.
Innumerevoli iniziative vengono organizzate negli oltre cinquant’anni di attività dello Studio Arti Visive nei più diversi ambiti e contesti: dalla ideazione di prodotti editoriali (uno su tutti il volume “Sassi e Secoli” del 1966), all’allestimento di mostre d’arte, fotografiche e di artigianato, dalla organizzazione di conferenze e dibattiti alla partecipazione diretta a convegni nazionali ed internazionali.
Sulla base della convinzione (personale, prima, di Franco Di Pede poi interamente trasfusa nell’attività della Galleria-Studio Arti Visive) che i Sassi di Matera rappresentino da sempre (anche ed a maggior ragione nel lungo periodo di prolungato abbandono tra gli anni ’50 e ’80) un patrimonio universale e che, pertanto, la loro conoscenza e promozione debbano passare attraverso il giusto riconoscimento sia nazionale sia internazionale, vengono allestite, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, mostre fotografiche sui Sassi di Matera nelle principali capitali e città del mondo: New York (1981), San Francisco (1982), Paterson (1982), Toronto (1982), Amburgo (1983), Kieler (1983), Groninga (1983), Zurigo (1983), Stoccarda (1983), Bruxelles (1983), Esch-Sur Alzette (1983), Lussemburgo (1983), Verviers (1983), Amsterdam (1984), Maastricht (1984), Copenaghen (1984), Melbourne (1985), Tokyo (1986), Dublino (1993).
Alla mostra itinerante sui Sassi di Matera si accompagna sempre l’esposizione di opere grafiche di sei artisti lucani (Michele Spera, Pasquale Santoro, Luigi Guerricchio, Mauro Masi, Cosimo Lerose e lo stesso Franco Di Pede), uno dei primi tentativi di superare a partire dagli anni ’80 ed anche in campo artistico l’isolamento dentro e fuori la Lucania per tentare, per vie diverse, l’ingresso nel mondo e nella storia.
Oggi l’attività dello Studio Arti Visive prosegue su quel doppio binario che ne ha sin dalle origini caratterizzato l’azione: da un lato lo spazio fisico della galleria continua a proporre esposizioni sui nuovi linguaggi espressivi dell’arte contemporanea sempre con particolare attenzione alla scoperta ed alla valorizzazione degli artisti materani e lucani (giovani e meno giovani); dall’altro, ora che i Sassi sono unanimemente riconosciuti patrimonio culturale unico da salvaguardare, le sfide non si sono per questo esaurite e lo Studio Arti Visive continua la sua opera di promozione di una città, Matera, che non è fatta solo dei suoi storici ed antichi quartieri ma anche di valori, idee, tradizioni, produzioni culturali ed artistiche di notevole ed indiscusso spessore.
Chiesa del Cristo Flagellato
La Chiesa del Cristo Flagellato: venuta alla luce di recente per alcuni lavori di restauro, è conosciuta anche con il nome di “Chiesa degli artisti” quasi ad anticipare i futuri eventi, era appartenuta infatti alla Congregazione che a partire dal ‘600 raggruppava gli artisti di Matera.
La chiesa ha una sola navata, un tempo tutta affrescata. Il restauro eseguito negli anni ’90 ha portato alla luce molti affreschi settecenteschi. Oggi è adibita a sala conferenze del complesso dell’Ex Ospedale.
Mat 2019 Temporary Shop
Galleria Cine Sud: La galleria fotografica con annessi Bookshop, sala corsi e sala di posa è un altro dei punti di ritrovo dove prende corpo il progetto Coscienza dell’Uomo,
un salotto di idee e confronto, anche dal punto di vista tecnico
(perché no?). Infatti, all’interno della Galleria è stato allestito un negozio fotografico (commerciale), nel quale sarà possibile trovare e provare tutte le attrezzature prodotte e distribuite dalle aziende di distribuzione che hanno creduto a questa iniziativa: e, condizione ancora più importante, sarà possibile essere guidati in un acquisto consapevole delle attrezzature necessarie e funzionali all’uso che se ne intende fare. È il valore d’uso degli strumenti che conta! Che dire ancora, se non che la proverbiale accoglienza di Matera renderà certamente questa esperienza degna di nota! www.cinesud.it
Complesso del Casale
Via Madonna delle virtù – Matera
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Università della Basilicata
Via Castello – Matera
L’Università fu istituita con legge 14 maggio 1981 n. 219 nell’ambito delle misure straordinarie per fronteggiare il terremoto dell’Irpinia del 1980, che aveva coinvolto anche la Basilicata. In realtà, l’idea dell’istituzione di una Università della Basilicata risale al decennio precedente. La neonata Regione Basilicata chiese infatti al Formez (Centro di formazione e studi per il Mezzogiorno) il 9 novembre 1971 uno studio preliminare, che fu realizzato da un gruppo di lavoro specifico e consegnato il 13 febbraio 1973. Ma fu solo dopo il sisma del 1980, e con le leggi del 1981, che il progetto ebbe un reale e concreto impulso. L’embrione dell’Università, infatti, è racchiuso negli articoli dal 39 al 45 della legge 219. In particolare, è il 39 a posare la prima virtuale pietra: “Con effetto dall’anno accademico 1982-1983 è istituita l’Università statale degli studi della Basilicata con sede in Potenza”.
Il Palazzo Viceconte di Matera, recentemente restaurato è situato nella parte più antica della città, dalla quale scorgere il più bel panorama sui Sassi e i sui dintorni di Matera.
All’interno vi è una bella Corte settecentesca e una scala monumentale che conduce agli eleganti saloni del piano nobilearredati con mobili antichi, dove è ospitata una bella collezione di quadri dal XVII al XX secolo. Un grande terrazzo, raggiungibile con gli ascensori, permette una vista eccezionale sui Sassi, sul fiume Gravina e su tutto il parco della Murgia circostante.
L’Hotel Palazzo Viceconte Matera propone 14 stanze da letto dallo stile unico e l’atmosfera calda e accogliente e un arredamento dai tessuti e le tinte di pregio. Tutte le camere degli ospiti offrono una vista fantastica sui Sassi di Matera o sul Cortile del 700. Gli ambienti delle stanze sono spaziosi e presentano tutte il bagno con la vasca e la doccia. Dispongono di comfort moderni e garantisco la giusta proporzione tra ambiente e servizi.
L’Hotel Palazzo Viceconte propone anche un’ampia scelta di saleriunionipermeeting, convegni, conferenzeematrimoni.
La struttura è ubicata vicino al Duomo di Matera.
Questa zona di Matera è una delle preferite dai numerosi turisti.
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